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il libro di miranda 137

XXIX.


Di questo illustre medico m’annoia
Non la man che s’attarda a polsi miei,
Ma lo sguardo che l’anima mi fruga.
Uno sguardo possente, freddo, acuto.
Sorridendo mi disse: «Una malata
Che non mi guarda! A voi non è mestieri
Davver, come a tant’altri, palpitando
L’occhio spiar del medico e la fronte.»