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si facevano maraviglia che Lisabetta tanto povera potesse mantenere un trovatello; ma a tutte la vedova raccontava la storia del bambino e di Pietro, ed il cambiamento di quest’ultimo; e la cosa parve tanto incredibile che si sparse la voce in Monte Lupo avere la Madonna della Cappellina fatto il miracolo. Tre mesi erano scorsi, e tutto seguitava ad andar bene; Pietro si acquistava la stima dei paesani e dei contadini, i quali facevano a gara per averlo a opra tenendo in gran conto la sua vigoria e la sua fidatezza. Ma una sera che il nostro ragazzo tornava a casa dopo una buona giornata di lavoro, trovò la madre sull’uscio tutta turbata, «Pietro,» disse ella, «il bambino sta poco bene, ha avuto le convulsioni; appunto andavo pel dottore», Pietro si fermò cogli occhi spalancati, «Andate presto, allora»«, disse, e smarrito balzò in camera. Il fanciullo era sul letto pallido come un morticino, e pareva gli riprendessero le convulsioni; la Maria chinata su di esso gli bagnava la fronte con acqua diaccia, «Povero Pietro»! esclamò voltandosi al fratello, che senza batter palpebra guardava il bambino; «non ti sgomentare, vedrai che domani non è altro». Dopo poco tornò Lisabetta accompagnata dal priore da lei incontrato per via; il medico quella sera era ad un consulto molte miglia lontano. Il parroco che s’intendeva un poco di medicina pre-