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la volontà di Dio!» Nella mattinata venne il parroco, «È proprio lei? Dio lo benedica»! esclamarono quasi a un tempo le donne, «e Pietro l’ha veduto?» »Pietro lavora a quest’ora,» rispose lietamente il priore, «sì, fatevi cuore, credo che sia venuto il buon punto per quel ragazzo!» — «Dio lo voglia«! esclamò Lisabetta; e dopo un poco riprese: «ma questo figliuolo, che dice, s’ha egli proprio a tenere»? «Se Pietro manterrà la parola, dicerto che lo dovete tenere; per ora il suo guadagno servirebbe per se e per il bimbo, ed io poi in avvenire penserei ad aiutarlo.» Sì dicendo il buon vecchio accarezzava la testina bionda del bambino, che gli sorrideva come avesse inteso che si parlava di lui. «Sì, Lisabetta; chi sa che questa povera creatura non giovi a Pietro meglio di tutte le nostre prediche! Iddio è grande, e la sua misericordia si manifesta in tanti modi, che noi poveri uomini non possiamo penetrare. Se questo bambino dunque sarà cagione che Pietro si metta, al lavoro e diventi buono, ringraziatene il Signore, ed amate e proteggete la creatura venuta nelle vostre mani». Lisabetta e Maria ascoltavano il parroco con divota attenzione; poiché lo tenevano per un santo, ed ogni sua parola, era per esse il vero ed il giusto. Lo stesso giorno il bambino fu portato a battezzare e chiamato Agostino. Pietro tornò la sera con la faccia più serena; porse alla