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guardando il ragazzo, «ti dico il vero; non bisogna figurarsi facile di trovare i genitori. Tu non vorresti che andasse agli Innocenti; ma dimmi un poco; chi gli darà da mangiare, chi lo vestirà?» Il priore aspettava la risposta, ma Pietro, zitto. «Tua madre e tua sorella, hanno abbastanza da fare per mantenere un bighellone, non lo vorrei dire, come te. In coscienza non si può; ed io, se anche tua madre se ne contentasse, mi ci opporrei. Voi, Lisabetta, siete di cuor buono, ma anche debole; che se foste stata una donna risoluta, non avreste tirato su un mangia a ufo.» Lisabetta, abbassato il capo, piangeva: Il Parroco riprese: «non faccio per rimproverarvi nè vi dovete affliggere di queste mie parole; abbastanza la scontate! Se ho toccato questo tasto, è stato per capacitarvi che il mantenimento della creatura dovrebbe escire da quel poco che ricavate dal lavoro voi e la figliuola; e lo sapete meglio di me quanto vi ci vuole a guadagnare un pezzo di pane!» «Madonna santa!» esclamò Maria, giungendo le mani e guardando pietosamente il bambino, «l’è pur dura esser tanto poveretti da non poter neanche assistere un innocente creaturina abbandonata!» Pietro, che immobile e silenzioso puntellati i gomiti sulla madia si reggeva la fronte colle mani, si scosse a un tratto, e disse risentito guardando la sorella: «che c’entri tu a metter boc-