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pietrino di montelupo 19


esclamò, «vieni a vedere come sono curiosi tutti e due!» Entrambi dormivano saporitamente; il lume sempre acceso batteva debolmente sui loro visi; il bambino aveva il capo appoggiato sul seno del ragazzo, mentre questi pareva lo vigilasse anche dormendo, e la testina bionda del fanciullo faceva un bel contrasto colla faccia bruna ed i lineamenti risentiti di Pietro. La Maria andò a prendere il lume, si soffermò a guardarli, e non potè trattenersi dall’accostare le labbra alla guancia rosea del povero angioletto. Di lì a poco gli abitanti della casipola erano profondamente addormentati. La mattina seguente il primo pensiero di Lisabetta fu di andare dal Parroco per dargli conto dell’accaduto. Era il parroco di Monte Lupo uomo di molto senno, e pieno di amore pe’ suoi popolani. Ascoltò con bontà la vedova, e quando ella venne alla descrizione del bambinello addormentato in braccio a Pietro, il buon vecchio sorrise. «Sentite, Lisabetta», disse, «l’affare non mi par poi tanto serio quanto credete; sicuro, il trovare i genitori è cosa difficile e direi quasi impossibile. Ma lasciate che ci rifletta: intanto penserò ad avvisare il pretore; e stasera verrò a parlarne con Pietro.» In questo frattempo la Maria cercava di persuadere il fratello, e gli diceva con buona maniera: «ma non so come tu faccia, Pietro, a ficcarti certe idee in capo. La mamma, povera don-