poiché lo stregone era celebre, e ogni cosa nuova gli avvenisse, i ragazzi di Monte Lupo si mettevano in orgasmo. Era già notte quando Pietro arrivò a casa; l’uscio era aperto, e Lisabetta faceva la minestra, mentre Maria cuciva un cappello alla luce fioca di un lume a mano. Questa fu la prima a scorgere il fratello, «Vergin santa», esclamò, «che ci porti tu, un figliuolo?» «Che c’è egli?» chiese la vedova alzando il capo, «di chi è, Pietro, quella creatura?» «Mia», «rispose il ragazzo che stava ritto impalato in mezzo alla stanza; «mia, perchè l’ho trova io». La Maria intanto gli era presso, e cercava di levargli di braccio il povero piccino, che rapito dalla viva fiamma del focolare, stava ora guardandola, ora nascondendo il viso in seno a Pietro. «Lascialo stare, Maria; non ti conosce te!» E sì dicendo il ragazzo andò a sedere sotto al cammino col bimbo sulle ginocchia, «Ma che storia è ella questa, Pietro?» Esclamò la madre; «insomma ci vuo’ tu dire di chi è cotesto figliuolo?» «O non ve l’ho detto che l’ho trovo?» Rispose guardandola risolutamente, «Almeno dicci dove tu l’ha’ fatta codesta bella trova!» riprese la madre alzando la voce impazientita «Lì dalla cappella; gli era sullo scalino. Pare proprio un Gesù di cera, tanto gli è bello!» «Santa Vergine che mi conti tu? Allora non può esser che un figliuolo abbandonato!» «Ma