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capitolo terzo. 75

politici pratici, cessa di esservi alcun sostegno sociale per la non conformità. Non vi è più nella società un potere indipendente, che, opposto all’influenza della maggioranza, sia interessato a prendere sotto la sua protezione delle opinioni e delle tendenze contrarie a quelle del pubblico.

La riunione di tutte queste cause forma una così gran massa d’influenze ostili all’Individualità, che non si può ormai intravvedere come essa sarà capace di difendere il suo terreno. Essa vi troverà una difficoltà sempre crescente, a meno che la parte intelligente del pubblico non impari a valutare questo elemento, a tener per necessarie le differenze, quand’anche esse non siano in meglio, quand’anche, nell’opinione di qualcuno, esse siano in peggio. Se i diritti della individualità devono mai essere rivendicati, è venuto il momento di farlo, finchè molte cose ancora mancano per completare l’assimilazione imposta: — è soltanto sui principi che ci si può, con buon esito, difendere contro l’usurpazione. La generale pretesa di rendere gli altri simili a noi cresce quanto più è soddisfatta; se si attende, per resisterle, che la vita sia ridotta quasi ad un tipo unico, tutto ciò che da questo tipo si stacca sarà allora considerato come cosa empia, immorale ed anche mostruosa e contro natura; e la specie umana diverrà ben presto incapace di comprendere la varietà, quando ne avrà da qualche tempo perduto lo spettacolo.



fine del capitolo terzo.