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capitolo quinto. 115


Non sarà mai eccessiva per un governo questa attività che non arresta, ma ajuta e stimola i moti e gli sviluppi individuali. Il male comincia quando, invece di risvegliare l’attività e le forze degl’individui e degli enti collettivi, il governo sostituisce alla loro la sua propria attività; quando, invece d’istruirli, di consigliarli e all’occasione di denunciarli ai tribunali, li sottomette, incatena il loro lavoro, o li fa sparire, compiendo, al loro posto, l’ufficio ad essi spettante. Il valore d’uno Stato, in fin dei conti, è il valore degl’individui che lo compongono; e uno Stato che preferisce all’espansione e all’elevazione intellettuale degli individui, una larva di abilità amministrativa nelle particolarità degli affari; uno Stato che impicciolisce gli uomini, affinchè essi possano essere nelle sue mani docili strumenti dei suoi disegni (anche benefici), s’accorgerà che grandi cose non si fanno con uomini piccoli, e che la perfezione del meccanismo a cui esso tutto ha sacrificato finirà col non essergli buona a nulla, per la mancanza della vitalità ch’egli ha voluto allontanare per render più facile il funzionamento della macchina.




fine del capitolo quinto e dell’opera.