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frattanto, e finché ella è chiamata ad intraprendere l’ esecuzione della parte veneta dello slesso di lei progetto, eventualità future ed incerte non le possono offrire un titolo qualsiasi a ricusare quell’opera che ella è tenuta a darvi appunto in virtù di quel contratto, ed a recare alla società un pregiudizio sì notevole quale sarebbe quello del ritardo che imporrebbe il volersi attendere l’esito delle contingenze da lei prevedute.

Chiaro essendo pertanto il di lei pbbligo, è incongruo che ella non voglia assumerlo se non verso quelle condizioni che ella vorrebbe imporre alla società giusta la di lei lettera 3 andante, ove sono scritte condizioni indecorose, illegali, inammissibili, e che la Direzione non può accettare e non accetta.

La Direzione avrebbe diritto a riguardarla come ricusante 1’ opera che ella deve alla società) pure, siccome è sempre grande la stima che le professa, non cessa di ripeterle il proprio desiderio che ella voglia tosto riassumere le sue funzioni, completare il progetto nelle parti che ancor mancano per la esecuzione, e questa intraprendere dal ponte sulla Laguna, e da Mestre in avanti. Ove ella non vi acceda pel giorno 25 corrente, la Direzione la riterrà senz’ altro, come ha diritto di riguardarla fin d’ ora, come contravventore al contratto, e difettivo ai doveri da lei assunti, e ben lontana dal temere le azioni da lei minacciate, si riserva di agire giuridicamente contro di lei per le riparazioni dei danni di cui ella vuol farsi autore, e dei quali la chiama responsabile.

Per la Direzione della società.

Venezia, 15 novembre 1840.

Sezione veneta.

Per il presidente Firmato ZUCCHELLI, direttore.

Il condirettore Firmato SP. PAPADOPOLI.

Il segretario Sott. Breganzb.

Milano, 20 novembre 1840.

Sezione lombarda.

Il presidente Firmato A. CARMAGNOLA.

Il condirettore Firmato DECIO.

// segretario (Assente.)

Allegato MM a.

Verona, a3 novembre i84o.

Alla rispettabile Direzione delti. R strada ferdinandea lombardo-veneta.

L’ingegnere Milani.

Dell’atto cortese usatomi dalla Direzione con l’inviarmi i due signori direttori, nobile Papadopoli e Biffi, e delle loro parole gentili, io ne ho fatto loro i dovuti ringraziamenti.

Ma se Patto fu cortese e le parole dei due signori direttori gentili, la lettera della Direzione 20-23 ottobre mi parve e mi pare ancora una lettera oscura, inviluppata, una Google