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L’ importanza della prima è assai evidente: forse meno quella della seconda; pure è di gran peso, perchè il non mutarla ci darà voce di riflessivi, ed ispirerà nel pubblico fiducia nel presente, speranze pel futuro.

Per non mutarla, conviene che la linea scelta sia la più utile, che non farlo per amor proprio e per ostinazione sarebbe colpa, sicché la seconda condizione scende dalla prima, e ne è un corollario.

Il fatto della linea è quindi il più importante di tutti. Nello studio di essa bisogna chiamare a consulta, ed avere sempre presenti - le condizioni economiche - le difficoltà deli’ arte ed il modo di superarle - 1’ attacco e la difesa dello stato e del territorio a cui appartiene - la solidità e la durata dell 9 opera - il risparmio nelle spese.

Bisogna soddisfare al presente, e mirare al futuro.

Conoscere le idee già emesse, farvi fredde riflessioni sopra, lodarne il buono ed approfittarne con lealtà, ma non ciecamente seguirle a risparmio di fatiche e di studio.

Non lasciarci sedurre dalla fretta, dall’ amor proprio del far del grande del magnifico, perchè qui si tratta di far dell’utile: non isviare dalle passioni nostre o degli altri, da viste brevi, da interessi egoisti, da meschine rivalità, da lamenti, da rimproveri.

Il nostro premio, 1’ approvazione pubblica, dobbiamo attenderlo, se ne saremo degni, alla meta, ad opera compiuta; volerlo in cammino sarebbe indarno, chè il cammino di una grande opera è sempre cammino di fatica e di spine.

Dunque, intanto, sulla linea ogni nostro studio ed ogni nostra pazienza: e la linea sarà la più utile, a parer mio:

I. Quando percorra i territorii più popolati, più ricchi, più fertili, più attivi.

IL Parta da un porto e s’ avvìi fra terra.

III. In cammino si avvicini piuttosto alle regioni continentali, che alle marittime.

IV. Tocchi il più che può di città, di villaggi, di borgate, in una parola di centri di produzione, di consumazione, di commercio.

V. S’ accosti possibilmente a quelli che toccare non può, e mostri di poterne approfittare o da sè, o con poca aggiunta di spesa.

VI. Soddisfi ai bisogni attuali della società, e preveda ai futuri.

VII. Non inciampi i sistemi di difesa adottati, e li secondi se può.

Vili. Abbia poche curve, e del più gran raggio possibile.

IX. Sia di miti pendenze, gran fatto!

X. E costi il meno che può, salvo lo scopo a cui mirasi, e la durata.

Nella scelta della linea il maggior utile degli utenti e degli azionisti dipende, non da una di queste condizioni, ma da tutte insieme; ne è, per così dire, la risultante; bisogna che tutte si awiino ad uno scopo, ma senza contrastarsi reciprocamente in cammino; e che, siccome nel risultato finale tutte non hanno una eguale influenza, le meno influenti pieghino alle più.

La geografia di un paese, considerato prima in modo assoluto, poi relativamente a quella dei paesi e delle regioni vicine; la topografia e la statistica del di lui suolo; la storia della di lui civilizzazione, de’ suoi bisogni, delle sue ricchezze, industrie, commerci; quella delle nazioni vicine; un’occhiata fredda e sincera nel di lui futuro ed in quello degli altri, giovano e bastar anche possono per concludere sulle sette prime condizioni; ma sono dieci; vanno insieme, ed il detto non basta alle tre ultime. Basta per additare i largiti limiti della zona sopra cui dovrà percorrere la linea; ma per istringere questi

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