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Il secondo (B) è un parallelo tra i pareri della Commissione veneta e della deputazione veneta sul valor della strada per la linea suddetta, inclinando la prima, la Commissione veneta alla somma di 40 milioni, la seconda a quella di 43. Questo parallelo è seguito da una rettifica, che tenendosi tra i due pareri, viene ad una somma di 42 milioni, se il ponte attraverso la Laguna si faccia di legno, ed a quella di 44 se farlo si voglia di pietra e di cotto.

Il terzo (D) è il preventivo della strada nell’ ipotesi che si accosti alle quattro città principali di Padova, Vicenza, Verona e Brescia. Le opere sono in esso valutate in 51 milioni, ai quali aggiunti i frutti delle somme da esborsarsi durante i lavori nella misura seguita per gli altri preventivi, hassi un totale di lire 55,160,000.

Finalmente il quarto (E) è un conto di conguaglio tra i valori delle due linee, diretto a dimostrare che, ove si vogliano di una eguale influenza sopra le città vicine, la spesa della breve, di quella che corre quasi in linea retta da Venezia a Milano, sarebbe maggiore dell’ altra che si vuol chiamare la lunga, e sarebbe di lire 59,905,000.

I due primi appartengono quindi ad una linea sopra cui non si fa più pensiero; il quarto non può dirsi un preventivo, ma piuttosto un argomento, un modo di prova per dimostrare che la linea retta, oltre di essere men proficua di quella che s’accosta alle città, non offre nemmeno il vantaggio di un’ economica costruzione. Dunque il solo preventivo da considerarsi è il terzo (D), quello dei 55 milioni.

Questa somma è di poco maggiore dei 53 milioni, di cui mi fa cenno còtesta rispettabile Commissione nel foglio 256, 19 luglio.

Perciò, e perchè mi pareva che non fosse possibile fare un ribasso al preventivo Campilanzi, pensai dapprima che non occorresse porvi mano, che un altro far non se ne dovesse ) poi mi cambiai di parere, e mi vi sono risolto per obbedire all’ ordine ricevuto, e per vedere un poco che mi riuscisse.

Ma fu come temeva * 7 fu più che non preventivò l’ingegnere Campilanzi, e la somma uscitami sale a 58,944,801.

Ad ogni modo ecco il lavoro per queli’ uso qualunque che codesta Commissione crederà di farne. Prego, come mi fu promesso, che non si spenda per esso il nome mio: sono cose eh’ io faccia sempre a mal in cuore; non hanno fondamento, appoggiano sopra fatti troppo vaghi, e di raro si coglie nel vero. Abbiamo veduto sbagliare il vero, in essi, uomini tanto distinti, che bisogna concludere essere impossibile farli bene.

Ciò ad esaurimento del sullodato foglio, e prego per un cenno di ricevuta.

Sono con sincera stima e rispetto

Firmate MILANI ingegnere.

Allegato MM.

Verona-, aS dicembre i837.

Al signor Giuseppe Reali.

a Venezia

Carissimo amico.

Omissis.

Di due cose vi è ora discorso tra me e la Direzione; sono due cose assai distinte; non bisogna confonderle insieme perchè una conta nulla, e V altra conta per moltissimo. Il confonderle potrebbe rendere difficile V intenderci. Google