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di quella detta a Verona lastra scempia^ lire austr. 6 54; il collocamento dei traversi di lastre di pietra viva avrebbe costato, più di quello dei traversi di larice, lire 1,580,405.

Sfuggendomi cosi 1’ economia, a cui io mirava, mi sarei dunque deciso a collocare dei traversi di legno di larice in luogo dei traversi di pietra viva, ed avrei introdotto nel progetto, non il prospetto Vili che vi è, ma l’altro prospetto Vili che valuta i traversi di larice.

Per emendare Terrore corso, basta dunque far ora ciò che avrei fatto allora, cioè mutare il prospetto Vili, che apprezza V acquisto ed il collocamento dei traversi di pietra viva, in quello che valuta V acquisto ed il collocamento dei traversi di larice;

aggiungere all’importo complessivo del progetto la somma di lire 120,339; e cambiare, in sette paragrafi dello scritto, la frase traversi di pietra viva nell’altra traversi di legno di larice.

Ed a questo mutamento dei traversi di pietra viva in traversi di legno di larice io vengo, e si può venire tanto più facilmente per la terza considerazione a cui passo.

ni. Certo signor Hagus, fisico inglese, ritrovò che immergendo i legnami, dolci o forti, in una soluzione di sublimato corrosivo, acquistan essi in modo eminente la proprietà di potersi conservare per lunghissimo tempo contro l’ infracidi mento, sien essi tuffati nelP acqua, sepolti nella terra, od esposti all’ aria libera.

Sopra questa scoperta si fece, per ordine dei Parlamenti inglesi, un lungo e scrupoloso esame, una Enquète; e siccome i risultati confermarono le asserzioni del signor Hagus, il governo inglese gli rilasciò una patente di privilegio.

Per questa scoperta, e su questo privilegio, si raccolse in Inghilterra una società, credo, sotto il nome Hains Patent for presuntive decay of fimier, che ha il di lei ufficio in Londra nella strada detta Lime Street Square n.° 2. Da questa società si può acquistare il diritto di prevalersi della scoperta del signor Hagus, e credo anche la preparazione del sublimato corrosivo da sciogliersi nell’ acqua per l’immersione.

Appena conobbi ciò, ho subito considerato che questa scoperta, questo metodo atto alla conservazione di legnami di qualunque qualità sieno, ed in qualunque luogo sien posti, poteva essere utilissima alla società della strada di ferro da Milano a Venezia per le molte costruzioni in legno di cui abbisogna, e singolarmente pei traversi da sottoporsi alle guide di ferro, che per la scoperta suddetta si avrebbero potuto porre di legno dolce in luogo di legno di larice, economizzando così, intanto, la metà del dispendio d’acquisto, e poi su questi traversi e su tutti gli altri legnami le successive spese di manutenzione e ricostruzione. Ma V importante era il potersi assicurare del fatto, il poter esser sicuri che questa scoperta del signor Hagus fosse dell’ importanza e della estensione che si asseriva.

A questo fine non ho risparmiato alcuna diligenza, alcuna domanda.

Il 2 giugno dell’anno scorso il signore ingegnere Paleocapa m’indirizzò a Verona, espressamente perciò, il signor Lee Thornton, inglese, membro della società zoologica di Londra, il quale mi informò di tutte le cautele prese dal Parlamento, e di tutti gli esami ed esperienze fatte dalla commissione incaricata della Enquète onde assicurarsi degli effetti della scoperta del signor Hagus, ripetendomi che quanto si asseriva era vero.

Tutto questo mi fu anche confermato dall’ingegnere signor Sarti, ritornato di recente da Londra, alla cui gentilezza feci una simile ricerca.

Avrei dunque potuto decidermi tosto, e con fondamento, pel legno dolce in luogo di quello di larice, e far quindi al conto preventivo della strada di ferro il ribasso che dal sostituire dei legnami dolci ai legnami forti ne può derivare. Non l’ ho fatto per due ragioni!

la prima, per avere piuttosto un di più che un di meno nelle somme avvisate; la se- Google