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(c) Per questo non solo gli venga destinato un premio proporzionato all’estensione della provincia, all’importanza della città ed alla diligenza richiesta dall’opera, ma lo si autorizzi anche a pagare per conto della società tutti i lavori che egli non potesse fare da solo per angustia di tempo, o che fosse obbligato a chiedere ad altri. Tutte le società estere, raccoltesi per aprire canali o costruire strade, procedettero cosi, ed in questo fatto importantissimo all’interesse presente e futuro della società e degli azionisti l’utile sta nell’esattezza della cosa, e non nel risparmio della spesa.

(d) Bisogna che l’incaricato raccolga tutte le notizie occorrenti per la compilazione dei prospetti, ma che poi li compili da se, cioè che non li rimetta alle diverse autorità, amministrazioni, ec, affinchè ne riempiano le finche, perchè la cosa così fatta riuscirebbe sconnessa, confusa, mancante di unità.

(e) Scelti gli uomini, converrà farli conoscere agli IL RR. Governi di Venezia e di Milano, ed alle RR. Delegazioni, supplicando di nuovo e quelli e queste per l’ajuto generosamente promesso col venerato governativo dispaccio N. 16883-782, 10 maggio 1837.

(f) Sarà utile che io pure li conosca, cioè che mi venga comunicato il nome loro e, se si può, anche l’alloggio loro, affinchè possa rivolgermi direttamente ad essi, o nelle mie corse di campagna, o scrivendo loro dall’ufficio tecnico per conoscere come procedan le cose, o per avere qualche notizia urgente di cui potessi forse avere bisogno.

(g) È meglio stampare i prospetti a Venezia ed a Milano e diffonderli poi nelle provincie, onde non pagare inutilmente più spese di composizione; e quanto all’utilità di averli al più presto possibile, salvo l’esattezza della cosa, non è certo allo zelo delle due Commissioni che occorra il rammentarlo. Pochi possono aspirare alla perfezione in una cosa di primo getto, ed io meno d’ogni altro; sicché questi prospetti avranno in seguito bisogno, dietro gli avvisi dell’esperienza, di un qualche cambiamento o riforma; ma quantunque io ciò creda, prego le Commissioni a volerli intanto far istampare come sono, senza alcun mutamento, perchè seguono l’ordine delle mie idee, perchè tendono alla conclusione a cui io miro.

Certo sarà utilissimo se l’esperienza delle due Commissioni vorrà farvi delle aggiunte; ma abbiano la bontà di farle in un prospetto a parte, e rimettermi poi a cosa compiuta il loro lavoro ed il mio.

Mi sarà gratissimo un cenno che mi accusi ricevuta del presente rapporto, e dei quattro prospetti.

Sono con istima e rispetto

L’ingegnere in capo

Firm. MILANI.