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Allegato A.*
Venezia, 19 aprile 1836.
Pregiatissimo signor Giovanti Milani, ingegnere civile.
Brusselles.
Una Commissione si è regolarmente costituita qui in Venezia, onde provvedere ai lavori primordiali per la erezione di una strada a ruotaje di ferro da qui a Milano, e i fondi occorrenti per la redazione del progetto sono già stabiliti.
S. A. I. il Serenissimo Arciduca Vicerè si è degnato accordare il più premuroso incoraggiamento alla Commissione, e le superiori autorità amministrative ogni maggior tutela.
Quanto immensa è l’utilità che promette alle provincie lombardo-venete l’effettuazione di questo grandioso progetto, altrettanto occorre persona fornita d’ingegno e lumi distinti cui affidarne la redazione.
Questo ingegno e questi lumi concorrono eminentemente in lei, signore, e il sottoscritto in nome della Commissione si pregia d’interessarla a voler dichiarare se e quando, verificandosi il caso, ella fosse disposto di assumere questo incarico, e quali le condizioni di sua convenienza.
Sarebbe veramente confortante il veder concepita e diretta da un ingegnere italiano la prima grandiosa opera di questo genere sorta ad aggiungere nuova gloria d’incivilimento a questa nostra bella Italia.
Pel presidente della Commissione, assente,
il presidente aggiunto, firmato LAZARO SACERDOTI.
- Questa lettera mi giunse a Lubecca il 3 giugno 1836.
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Allegato B.
Lubecca, 3 giugno 1836.
Al signor presidente della Commissione pei lavori primordiali relativi alla strada a guide di ferro da compiersi da Venezia a Milano.
in Venezia.
L'ingegnere Giovanni Milani.
Qui, ed in questo istante, mi giunse il gratissimo di lei foglio 19 aprile, perchè mi attese finchè viaggiava l’Olanda e l’Annover.
Accetto l’offerta fattami, che assai più che non merito mi onora, e stimerei indegno d’uomo animoso e di buon Italiano dar indietro alla vista del grave dovere, e della lunga e dura fatica.
Pei patti d’interesse nulla panni poter dir da qui d’utile al cammin della cosa, perchè prima di strignere vorrebbersi concretare gli obblighi: ma per questi patti il favore che