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giunto delle pubbliche costruzioni, uno delle provincie venete, l’altro delle prò vincie lombarde, saranno, si spera, due pratici da non eccepirsi in confronto di quei pratici astratti di cui parla il dottore Cattaneo.

E fin qui stando ai giudizii ed alle opinioni: ma veniamo ai fatti.

397.° Per il tronco di strada di ferro da Venezia a Padova si lasciò libero il diritto di espropriazione, che pel disposto dall’ articolo 8.° delle Sovrane direttive discende qual naturale ed indispensabile conseguenza della concessione definitiva, e quindi per la società lombardo-veneta qual naturale conseguenza della Sovrana risoluzione 7 aprile 1840.

In causa della rovinosa proposta Castelli, questo diritto di espropriazione fu sospeso, pel tronco da Milano a Tre viglio, dal venerato Vicereale decreto 6 settembre i84o, N. 943c.

398. I terreni acquistati tra Mestre e Padova, sotto 1’ egida di quel diritto, costarono’, in somma, circa un 2 5 per cento di meno del prezzo di stima.

Quelli contrattati pel tronco da Milano a Treviglio non costarono, in misura media, che un venti per cento di più della stima, e notisi bene

quantunque mancasse il potente appoggio del diritto di espropriazione; quantunque i contratti si siano fatti obbligatorii pei venditori, liberi, nel caso della mutazione della linea, per la società acquirente;

quantunque siansi compresi in essi gli indennizzi dei frutti che potessero essere pendenti all’atto della occupazione, e il risparmio di alcuni manufatti di comunicazione pei quali i proprie tarii dei fondi avrebbero avuto un buon diritto;

quantunque siano due anni che il dottore Cattaneo, per isviscerata tenerezza dell’ 0pera, va gridando e stampando che le stime dei terreni sono basse bassissime, che bisogna aggiungervi due terzi, sei milioni, e quindi che i proprietarj dei fondi debbono do* mandare due terzi più di quello che fosse per offrire la società.

399. In somma la conclusione è questa: malgrado i frutti dello spontaneo zelo del dottore Cattaneo, malgrado le utili conseguenze della proposta Castelli, da porsi a buon dritto in riga coi frutti suddetti, l’acquisto dei terreni sta fino ad ora nei limiti del preventivo!

e senza quella spontaneità di zelo del dottore Cattaneo, e senza quelle utili conseguenze della proposta Castelli, tutto induce a credere che si sarebbero acquistati, forse, per meno della somma di preventivo.

Ecco a cosa si riducono quei sei milioni di errore e di aggiunta, ed ecco dimostrato all’evidenza, se assai non m’inganno, altro non esser essi che una follia del dottore Cattaneo dannosa al pubblico e dannosa all’impresa.

4oo.° Determinate, in un paese qualunque, dietro i principii generali e dietro le considerazioni generali di economia pubblica e d’ arte, la linea da seguirsi con una via di comunicazione, e la qualità della via che sopra essa aprire si vuole, i movimenti di terra da eseguirsi per questa dipendono:

dal naturale ordito del suolo che attraversare si deve;

dalle condizioni principali a cui la qualità di via scelta deve soddisfare indispensabilmente ove vogliasi che essa incontri sotto ogni rispetto di solidità, - di economia di costruzione, di manutenzione, di transito, - di sicurezza, continuità e celerità di transito, lo scopo propostosi.

Non è più in mano dell’ ingegnere disperdere od aggruppare a sua voglia i grandi escavi, i grandi innalzamenti di terra a cui gli accidenti del suolo, le regole invariabili dell’ arte, e la qualità della strada scelta lo astringono. Egli non può dominarli che fra stretti limiti, non

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