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3i centesimi al metro quadratole percbè siasi risolto di dare ad essa sopra di ogni altra la preferenza.

392. L’ apprezzamento d’ avviso dei terreni da occuparsi o da danneggiarsi non è determinato nel progetto mediante una media presa come comune misuratore su tutta la linea da Venezia a Milano.

Tutti veggono che sarebbe stato impossibile indovinar questa media, da Venezia a Milano, per una lunghezza di 271,203 metri, senza contar gli altri 19,285 di Bergamo ?

tra terreni tanto svariati di fertilità, di coltivazione, di prodotti.

La stima approssimativa dei terreni da occuparsi o da danneggiarsi procede dunque, nel progetto, divisa non solo per ciascuna sezione, ma per ciascun tronco d’ogni sezione, ed a seconda delle diverse coltivazioni.

Tutto ciò è dimostrato dal prospetto VI del progetto, nel quale si legge il prezzo medio attribuito in ciascun tronco ad ogni pertica censuaria per ogni diversa coltivazione di suolo $ e dietro quali norme poi io abbia determinato quei prezzi medii lo si può raccogliere dall’ unito Allegato SS*.

Il prospetto VI del progetto può essere esaminato da tutti volendolo (N.° II del presente scritto). Il dottore Cattaneo lo conosce, e lo ha anzi consultato per raccogliere da esso la superficie totale da occuparsi colla strada, ed il prezzo medio generale che ha esposto.

3g3.° Prendendo prima per la linea lombarda, quella da Milano al Mincio, poi per la linea veneta le somme delle superficie occupate, ed i loro valori, e dividendo, corrispondentemente a ciascuna linea, queste per quelle

il valore medio delle occupazioni in tutta la linea lombarda risulta di lire austriache o.38 per metro quadrato,

e quindi per una pertica milanese di lire austriache 247* E per la linea veneta di lire austriache o,255 per metro quadrato,

ossia di lire 167 per pertica milanese.

La media totale poi, cioè quella di tutta la linea da Milano a Venezia, risulta di lire austriache 0,3 12 per un metro quadrato,

e quindi di lire austriache 204 per pertica milanese.

394 II dottore Cattaneo, per giugnere al lodevole intento propostosi, per far credere, singolarmente in Lombardia, che il prezzo delle stime d’avviso era bassissimo, ed ottenere con questo più esagerate pretese d’indennizzo nei proprietarii, e più difficoltà di acquisto alP impresa,

tacque che i terreni erano stati apprezzati non mediante un valore medio per tutta la linea, ma a seconda delle provincie, dei distretti, dei tronchi della strada, delle coltivazioni del suolo, perchè questo lo avrebbe condotto a confessare che nella stima presuntiva Milani il valore medio di una pertica milanese era

Da Milano a Tre viglio, lire 257.

Da Treviglio a Chiari, lire 279.

Da Chiari a Brescia, lire 3o8.

Da Brescia a Castiglione delle Stiviere, lire 287.

Da Castiglione al Mincio, lire i3a.

E in luogo di attenersi, almeno, alla media lombarda, ai 38 centesimi al metro quadrato, che dà per tutta la linea lombarda, e per una pertica milanese, un valore medio di lire 247, Google