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mancò la certezza assoluta e l’umana infallibilità, e con quello scandalo del dottore Cattaneo che abbiamo veduto, si scrisse, sopra una orizzontale di livellazione, in luogo di 1 33.336, un 137.599.

Bisognerà dunque rassegnarsi all’inesorabile giudizio del dottore Cattaneo, che tutti i N progetti di opere del mondo altro non siano che costose apparenze che alt atto dei lavori si risolvono in forno (pagina 19), perchè la sola àncora di salvezza contro questo naufragio generale dei progetti degli ingegneri era appunto quella sua scoperta della facoltà di consiglio e di discussione, la quale, avendo fallito all’ intento, come vedemmo, si scorge chiaro che nessun altro mezzo di salute rimane.

368.° £ perchè anche in questa accusa degli errori nei livelli non mancasse il solito lepido complemento delle conti-addizioni con sè stesso, dopo di avere, per ciò che egli chiama errore nei livelli e sbaglio di riferimento di orizzontali fatte tutte quelle esclamazioni che abbiamo veduto, e posto in contingenza Inesattezza dell’intiero progetto, concluse che è vero che sono sviste facili a farsi. ♦

369. Siamo ad una delle più vergognose slealtà del dottore Cattaneo ) siamo ad una delle più vergognose slealtà che si possano commettere in fatto di critiche scientifiche letterarie.

Chiunque critica pubblicamente un’opera, resa tli diritto pubblico con le stampe, sta, e star deve alla stampa dell’ autore, sta a quello che Fautore, pel fatto della pubblicazione, sottopone spontaneo al pubblico esame ed alla pubblica censura.

Nessuno, che io sappia, prima del dottore Cattaneo aspirò all’ignominia di farsi spia del manoscritto dell’autore, prendere in questo manoscritto non le emende fattevi dalF autore stesso, ma le cose dall’autore spontaneamente cassatevi y poscia mutarle anche a suo grado, e far finalmente, di questo vituperoso e tenebroso lavoro, tema di una pubblica censura all’autore.

Questo è il fatto glorioso del dottore Cattaneo: vediamolo.

370. Le due guide delle ruotaje delle strade di ferro furono in sulle prime, ed al nascere delle strade di ferro, sostenute mediante dadi di pietra posti tra loro alla distanza non maggiore di un metro. Su questi dadi pone vasi un cuscinetto o, meglio, una morsa di ferro, e nella morsa la guida, ed i cuscinetti poi erano infissi sui dadi, o addirittura, mediante due caviglie di legno che attraversavano il cuscinetto ed entravano in due fori praticati nel dado, o mediante due chiodi di ferro che, trapassato il cuscinetto, si configgevano nelle due caviglie di legno cacciate prima y a colpi di mazza, nei fori praticati nel dado.

I dadi ebbero da principio la base quadrata di 3o centimetri di lato e l’altezza di 20 centimetri^ poi il lato della base divenne di 60 centimetri, e l’altezza di 3oj ed in seguito queste due dimensioni si accrebbero ancora.

371. A due cose importantissime miravasi, e mirare si deve soprattutto, nel sistema, o, se più si vuole, nell’ordito delle ruotaje delle strade di ferro:

che il generale sistema della ruota) a sia dotato di una certa elasticità, perchè questa moderata elasticità del sistema diminuisce il logoramento delle guide, delle macchine locomotive, dei carri, delle carrozze, e procura ai viaggiatori un transito men romoroso e più dolce \

che la posizione delle guide di ciascun binario mantengasi possibilmente invariabile nel livello e nella distanza) perchè se le guide s’avvallano qua e là, può accadere che una di esse porti da sola il peso di tutte e due con pericolo d’infrangersi, e la strada poi di- Google