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che io non ho punto stabilito che le stazioni della strada ferdinandea debbano essere dodici, e dodici soltanto, come va sognando e scrivendo il dottore Cattaneo. Ho detto il contrario, ho detto anzi che saranno più di dodici, che saranno quel che saranno, quello che la esperienza vorrà che sieno, perchè non si poteva dir altro da chi volesse dire qualche cosa con fondamento di ragione.

34 1 -° Ed è su questo suo bel sogno che egli creò quella lunga sua borra d’ interrogazioni (pàgine 3o e 3i della Rivista.):

u ma perchè le nostre popolazioni non potranno andare e venire a Gorgonzola, a Cas» sano, a Romano, a Calcio?

» perchè il contadino non potrà portare con pochi centesimi il suo bestiame dal mern cato di Treviglio o di Martinengo a quello di Melzo e di Travagliato ? »

quella accusa che mi dà, di aver

a dimenticato le vicinanze di Lonigo, di Montebello, d’Arzignano, lo sbocco della » Val d’Agno, e le cave delle ligniti vicentine» che egli, per grande ventura della società ferdinandea, ha ora scoperto, come Colombo l’America;

la lezioncina nuova, nuova proprio quanto la prima strada di ferro a grande velocità, quanto la strada di ferro da Manchester a Liverpool (paragrafo 35g.),

« che si deve stabilire, dietro l’esperienza, un ordine apposito di piccoli movimenti a » distanze per lo meno come quella da Milano a Monza »;

finendo col ricordare:

« che non aveva mancato di fornire al signor Milani un prospetto di tutte le fiere e i mer» cati che si tengono lungo la nostra linea in ogni giorno della settimana e dell’ anno », con quella sollecitudine e con quella utilità del soccorso di Pisa che abbiamo veduto al N. IH; quantunque d’ altro poi non si trattasse che di copiar quelF elenco di tutte le fiere dagli almanacchi.

342. Di tutti i paesi che io ho visitato, di tutti i paesi in cui ho studiato le strade di ferro nella loro parte economica e nella parte tecnica, quello che più si accosta per le sue condizioni economiche al Regno lombardo-veneto, è il Belgio. Ha, come il nostro, una popolazione folta, una coltivazione fiorente, una generale agiatezza; vi si vive quasi allo stesso prezzo; il valore dei materiali per la costruzione delle fabbriche non è identico, ma le differenze si compensano. È più industrioso, più manifatturiere, più commerciante del nostro!

ma, ad ogni modo, trovare eguaglianza sarebbe impossibile; sicché, in questi larghi ~ confronti, bisogna esser paghi della maggior somiglianza.

343. Le strade di ferro vi sono costruite senza lusso, vi si fa quanto basta allo scopo ed alla solidità, ma nulla più; vi sono costruite con molto studio, con molto sapere, con fatica indefessa da ingegneri dello stato, che per la educazione avuta, pel corpo a cui appartengono, pel giudizio imparziale e pubblico che porta sulla loro condotta, sul loro sapere, sulla loro attività il governo, per le distinzioni gloriose che il governo accorda ai meritevoli, mirano costantemente non all’interesse, ma all’onore.

344 ° Sono costruite dal governo, che ogni anno ne rende conto alle camere legislative, e quindi sono fino ad ora le sole in tutta Y Europa delle quali si possa conoscere con verità il costo della loro costruzione, le spese di manutenzione e di transito, la quantità del transito, l’ introito, il prodotto jietto.

345. Procurai dunque di studiarle tutte per tutto, perchè in quelle inglesi, singolarmente, si può imparar molto, in fatto di ardire e di solidità nelle costruzioni, sull’ottima disposizione dei lavori e dei lavoratori, sul gran profitto che si può trarre, anche nella