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Non s’ha però da confondere questo con altro Studio di Andrea Vendramino, come l’eruditissimo Doge Foscarini ha fatto (Della letteratura veneziana libri otto, p. 387.). L’uno dall’altro manifestamente distingue lo Scamozzio, dicendo nel citato luogo di quello d’Andrea: Il Clarissimo Sig. Andrea Vendramino a San Gregorio nella sua casa sopra Canal grande ha disposto due stanze, dove con triplicato ordine si ritrovano non poche statue, e cento quaranta petti di varie grandezze, e torsi, e bassirilievi, e vasi, e pietre nobili ed altre petrificate, e buon numero di medaglie antiche, e sette statue del Vittoria in un suo scrittorio d’olivo ed ebano, e forse centoquaranta quadri grandi e piccoli di buone pitture. Di questo museo fuvvi presso Alberto Bentes un Indice in sedici volumi contenuto nel Catalogo a stampa de’ libri suoi così dinotato: Museum Illustr. Domini Andreæ Vendrameni, artificiose & eleganter delineatum & depictum, addita descriptione, XVI. voluminibus, thecæ affabre factæ inclusis constans (Foscarini, Della letteratura veneziana libri otto, p. 387.). Da questo Indice, che portava il contenuto di ogni volume, si può raccogliere che prodigiosa copia di cose rare il Vendramino possedeva. Il museo è in dispersione andato, e quale fine abbia fatto anche l’Indice neppure si sa. Trovo soltanto che nella Libreria Zalusciana di Cracovia v’è Codex chartaceus manu elegantissima exaratus, hac Latina insignitus inscriptione: De Libris Chronologiarum universalium, figuris di coloribus ornatis. De iconibus aeri & ligno incisis Alberti Aldogravii & aliorum pictorum insignium. De animantium, piscium, & avium cuiusvis generis forma & historiis. De plantarum & florum nobilium viridario. De mirandis Romanæ urbis vetustatibus, & aliis rebus visu delectabilibus, studio & summa curiositate repletis, & in Andreæ Vendrami-


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