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camps (T. I p. 15.) ch’egli nacque a Gant, che fu uno de’ primi pittori ad oglio dopo Giovanni da Bruges, che le opere sue hanno finitezza di lavoro, bel colorito, e sopra tutto disegno corretto. Non citano però di lui, sennon un quadro rappresentante Lucrezia Romana, anche a’ moderni tempi in Olanda conservato. Livieno d’Anversa è sconosciuto artista, benchè non dovrebbe esserlo anche per le sole fatture sue di questo Breviario. Potrebbe però il nome di lui essere dall’anonimo stato scambiato, e doversi intendere ovver Ugo d’Anversa, che fece una tavola in Santa Maria Nuova di Fiorenza, riferita dal Vasari (Introduz. Cap. XXI.) e dal Baldinucci (Dec. IV. P. II Sec. III, T. IV. p. 18.); ovvero Livieno de Witte da Gant, di cui il Baldinucci, ricopiando il Van Mander, scrive che fu buon pittore, e che intese molto la prospettiva e l’architettura, ed opere di lui accenna (Dec. I. P. I. Sec. III. T. IV. p. 63.).
(140) La famiglia Ram è Spagnuola, di cui fuvvi Domenico Cardinale creato da Papa Martino V; e Gasparo e Domenico veggonsi annoverati fra gli scrittori da Niccolò Antonio nella Biblioteca Spagnuola Nuova. Giovanni forse per oggetto di mercanzia a Venezia s’era trasferito; dove si raccoglie che magnifica abitazione teneva.
(141) Chiamandosi Ruggiero pittore antico, e dicendosi il ritratto fatto nell’anno 1462; conviene intendere Ruggiero da Bruges allievo di Giovanni da Bruges, molto corretto e leggiadro artista, di cui altra pittura presso Gabriele Vendramino più innanzi è riferita; non già Ruggiero vander Weide da Bruxelles, del quale il Van Mander, seguito dal Baldinucci e dal Descamps, fissa la morte all’anno 1529, nel fiore dell’età sua succeduta.
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