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pittori che operavano nel 1600, che egli fosse stato il primo che oltre a’ monti e ne’ Paesi Bassi avesse dato cominciamento al bel modo di far paesi. (Dec. VI. P. II. Sec. III. p. 15. T. IV.).

(133) Le varie citazioni di carte numerate, che fa l’autore descrivendo le pitture del Card. Grimani, mostrano che opera maggiore sopra cose di disegno egli aveva composta; alla quale la Notizia presente ha relazione.

(134) Giovacchimo Patenier di Dinant nel Liegese, che riuscì felicemente ne’ paesaggi, vissuto sul cominciare del secolo decimosesto, e commendato per distinto merito presso il Baldinucci (Dec. II. Sec. IV. T. IV. p. 228.).

(135) Comunemente è cognominato Boss. Fu vecchio pittore, nativo di Bois le Duc nel Brabante, e sebbene de’ primi che trattassero la pittura ad oglio, riuscì alquanto più morbido degli altri. Applicossi sovente a rappresentare terribili e mostruosi soggetti, e come scrive il Lomazzo (Lib. VI. Cap. 26. p. 350.) nel rappresentare strane apparenze e spaventevoli ed orridi sogni fu singolare e veramente divino. Stanno perciò nel suo carattere li tre quadri qui riferiti: anzi l’Inferno di sua mano è cosa solita a trovarsi (Vander Mander presso il Baldinucci Dec. III. P. I. Sec. IV. T. V. p. 8.). Opere due di lui si veggono in una stanza che serviva già al tribunale de’ Capi del Consiglio de’ Dieci.

(136) Non più inteso è il nome di Iacopo di Barberino fra li pittori Veneziani, ed al solo anonimo nostro se ne deve quel poco che di lui ora si sa. Da ciò può farsi nuovo argomento, che de’ vecchi pittori nostri piena notizia non abbiamo, nemmeno da’ principali scrittori che ne hanno trattato. Alcuni esempi in confermazione di


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