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andreae vdonio civi
insigni animi splendore
liberalitate atqve elegantia
etiam svpra civilem fortvnam spectanda
hieronymvs et aloysivs fratres
moerentes sibi ac posteris pp.
vixit an. lvii. obiit a. mdxlv.
Fu egli anche fortunato, per così dire, ne’ suoi discendenti; perciocchè Rinaldo suo figliuolo tenne conto degli antichi monumenti da esso adunati; della qual cosa prova ne diedero Aldo Manuzio (Orthograph. Latin. Voc. Valetudo) Enea Vico (Comment. in Cæsar. Numism. Lib. I. p. 106.) ed Uberto Goltzio (Index post opus inscript. C. Jul. Cæs. Lib. I. Brug. 1563.), a’ quali tutti medaglie antiche ha egli somministrate; ed essendosi applicato agli studii filosofici, nel 1557. diede fuori colle stampe Aldine un Discorso sopra l'immortalità dell’anima: Margherita poi di Andrea figliuola fu presa a moglie dall’insigne letterato Paolo Manuzio, siccome dalle Lettere volgari di questo il Zeno nelle Notizie intorno alli Manuzii ha raccolto (p. XVII.)
(102) Di Tullio Lombardo non ha trovato il Temanza quando succedesse la morte, e soltanto scrisse che nel 1559. egli era già mancato di vita (Vite T. I. p. 125.). Ma in un Registro di memorie emortuali, tratte da’ libri del Convento di Santo Stefano di Venezia per opera di Fra Rocco Curti Domenicano, si nota ch’egli in quella chiesa fu sepolto addì 17. Novembre 1532. (cod. Ms. della Libr. di S. Marco). Lo studio sopra l’antico, di cui fa cenno l’anonimo quanto a Tullio, può raccogliersi che presso di noi si facesse anche quanto a’ fratelli Bellini da un componi-
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