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michele strogoff


Un gran frastuono era sorto d’un subito, ma si dissipò a poco a poco e vi succedette un silenzio assoluto. Ciascuno presentiva qualche grave comunicazione da parte del governo.

Il mastro di polizia, preceduto dai suoi agenti, aveva lasciato il palazzo del governatore generale. Un drappello di Cosacchi l’accompagnava e faceva stare indietro la folla a spintoni, dati violentemente e pigliati con pazienza.

Il mastro di polizia giunse in mezzo alla piazza centrale, e ciascuno potè vedere che aveva in mano un dispaccio.

Allora ad alta voce lesse la dichiarazione seguente:

Ordinanza del governo di Nijni-Novgorod.

«1.° Proibizione a qualunque suddito russo d’uscire dalla provincia, per qualsiasi causa.

«2.° Ordine a tutti gli stranieri di origine asiatica di lasciar la provincia entro 24 ore.»


CAPITOLO IV.

fratello e sorella.


Codeste misure, funestissime agli interessi privati, erano assolutamente giustificate dalle circostanze.

«Proibizione ad ogni suddito russo di uscire dalla provincia.» Se Ivan Ogareff era ancora nella provincia, ciò gli impediva di raggiungere Féofar-Kan, almeno senza estreme difficoltà — il che toglieva al capo tartaro un luogotenente formidabile.