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michele strogoff

sariamente distacco. Il territorio russo in Asia ed in America si stende dal 15° grado di longitudine est fino al 133° grado di longitudine ovest, ossia per ben dugento gradi, e dal 38° parallelo sud all’81° parallelo nord, ossia quarantatrè gradi. Vi si contano più di settanta milioni d’abitanti, vi si parlano trenta lingue differenti. La razza slava vi domina senza dubbio, ma essa comprende coi Russi, i Polacchi, i Lituani, i Curlandesi. Vi si aggiungano i Finnesi, gli Estioniani, i Lapponi, i Tcheremissi, i Tchuvachi, i Permiachi, i Tedeschi, i Greci, i Tartari, le tribù caucasiche, le orde mongole, calmucche, samoyede, kamtschadale, aleuzie, e si comprenderà come l’unità d’un così vasto impero sia stata difficile a mantenere e non abbia potuto essere che l’opera del tempo aiutata dal senno dei governi.

Checchè ne sia, Ivan Ogareff aveva saputo fino allora sottrarsi a tutte le ricerche, e probabilmente doveva avere raggiunto l’armata tartara. Ma ad ogni stazione in cui si arrestava il convoglio si presentavano ispettori a visitare i viaggiatori ed a far loro subire un esame minuzioso, giacchè per ordine del gran mastro di polizia andavano in traccia di Ivan Ogareff. Il governo, infatti, credeva di sapere che il traditore non avesse ancora potuto lasciare la Russia europea. Se un viaggiatore pareva sospetto, andava a spiegarsi al posto di polizia, e frattanto ripartiva il convoglio senza darsi pensiero alcuno del tardivo.

Colla polizia russa, che non ascolta ragioni, è assolutamente inutile voler discutere. I suoi impiegati hanno gradi militari ed agiscono militarmente. E del resto, come mai non obbedire in silenzio ad ordini che emanano da un governo il