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— 103 — da acapulco a cigualan |
Martinez tornò a bordo. Alcune ore dopo, il brik la Constanzia entrava in porto, ed il suo equipaggio veniva alloggiato in casa degli abitanti di Acapulco.
Solamente, quando Martinez fece l’appello de’ suoi uomini, Pablo e Jacopo erano scomparsi entrambi.
Il Messico si segnala fra tutte le regioni del globo per l’estensione e l’altezza dell’altipiano che ne occupa il centro. La catena delle Cordigliere, sotto il nome generale di Ande, attraversa tutta l’America meridionale, solca il Guatimala, ed al suo ingresso nel Messico si divide in due rami che accidentano parallelamente i due lati del territorio. Ora questi due rami non sono che i versanti dell’immenso altipiano d’Anahuac, situato a duemilacinquecento metri sopra i mari vicini. Questa successione di pianure, molto più estesa e non meno uniforme di quella del Perù e della nuova Granata, occupa tre quinti del paese. La Cordigliera, penetrando nell’antica intendenza di Messico, piglia il nome di Sierra Madre, ed all’altezza della città di San-Miguel e di Guanaxato, dopo essersi spartita in tre rami, va a perdersi fino al 57° di latitudine nord.
Fra il porto di Acapulco e la città di Messico, distanti ottanta leghe l’uno dall’altra, i movimenti di terreno sono meno bruschi e men scoscesi i declivî che non siano fra Messico e la Vera-Cruz. Dopo d’aver calpestato il granito che si mostra nei rami vicini al grande Oceano, e nel quale è tagliato il porto di Acapulco, il viaggiatore non incontra più che quelle rupi porfiritiche, alle quali l’industria strappa il gesso, il basalto, il calcare primitivo, lo stagno, il rame, il ferro,