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— 70 — michele strogoff |
tratto tratto a rinforzare le truppe dell’Emiro. Era la diversione convenuta che si preparava in maniera molto ostensibile.
D’altra parte, Ivan Ogareff non nascose punto al gran duca che vi era qualche attacco da temere da questo lato. Diceva di sapere che un assalto doveva essere dato, a monte ed a valle della città, e consigliò al gran duca di rinforzare questi due punti più direttamente minacciati.
Siccome i preparativi osservati venivano ad avvalorare le raccomandazioni fatte da Ogareff, era urgente tenerne conto. Perciò, dopo un consiglio di guerra, che si riunì nel palazzo, fu dato l’ordine di concentrare la difesa sulla riva destra dell’Angara ed alle due estremità della città, dove i terrapieni venivano ad appoggiarsi sul fiume.
Era per l’appunto quel che voleva Ivan Ogareff. Egli evidentemente non s’immaginava che la porta di Bolchaia avesse a rimanere senza difensori, ma solo che questi fossero in piccolo numero. D’altra parte, Ivan Ogareff stava per dare alla diversione un’importanza tale che il gran duca fosse obbligato di opporle tutte le sue forze disponibili.
Infatti, un incidente d’una gravità eccezionale, immaginato da Ivan Ogareff, doveva ajutare fortemente il compimento de’ suoi disegni. Quand’anche Irkutsk non fosse stata attaccata sopra punti lontani dalla porta di Bolchaia e dalla riva destra del fiume, questo incidente avrebbe bastato ad attirare il concorso di tutti i difensori, là dove Ivan Ogareff voleva precisamente condurli, e doveva al medesimo tempo provocare una catastrofe spaventosa.
Tutto portava dunque a credere che la porta, libera nell’ora indicata, fosse aperta alle migliaja