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— 60 — michele strogoff |
truppe che furono combinati per arrestare l'invasione?
— Sì, Altezza, ma questi movimenti non sono riusciti.
— Che vuoi tu dire?
— Voglio dire che Ichim, Omsk, Tomsk, per parlar solo delle città importanti delle due Siberie, furono successivamente occupate dai soldati di Féofar-Kan.
— Ma ci fu combattimento? I nostri Cosacchi si sono essi battuti coi Tartari?
— Molte volte, Altezza.
— E furono respinti?
— Non erano in forze sufficienti.
— Dove ebbero luogo questi scontri?
— A Kolyvan, a Tomsk....
Fin qui Ivan Ogareff non aveva detto che la verità; ma, per sbigottire i difensori d’Irkutsk esagerando i trionfi dell’esercito dell’Emiro, aggiunse:
— E una terza volta prima di Krasnoiarsk.
— E quest’ultimo scontro?.... chiese il gran duca, le cui labbra strette lasciavano passare a stento le parole.
— Non fu solo uno scontro, rispose Ivan Ogareff.
— Una battaglia?
— Ventimila Russi, venuti dalla frontiera e dal governo di Tobolsk, si sono battuti con centocinquantamila Tartari, e, non ostante il loro coraggio, furono distrutti.
— Tu menti! gridò il gran duca cercando invano di vincere la sua collera.
— Io dico la verità, Altezza, rispose freddamente Ivan Ogareff. Fui presente alla battaglia di Krasnoiarsk, ed è là che fui fatto prigioniero.