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— 38 — michele strogoff |
CAPITOLO IV.
da mosca a nijni-novgorod.
La distanza che Michele Strogoff doveva percorrere da Mosca ad Irkutsk era di 5200 verste (5523 chilometri). Quando il filo telegrafico non era ancora teso fra i monti Urali e la frontiera orientale della Siberia, il servizio dei dispacci si faceva coi corrieri, i più rapidi dei quali impiegavano diciotto giorni a recarsi da Mosca ad Irkutsk; ma era quella un’eccezione, e la traversata della Russia asiatica durava solitamente quattro o cinque settimane, benchè tutti i mezzi di trasporto fossero messi a disposizione di quegli inviati dallo czar.
Da uomo che non teme nè freddo nè neve, Michele Strogoff avrebbe preferito viaggiare nell’aspra stagione d’inverno, che permette d’andare in islitta per tutta la via; allora le difficoltà inerenti ai diversi generi di locomozione sono in parte scemate su quelle immense steppe livellate dalla neve. Non più corsi d’acqua da valicare: da per tutto la slitta scivola rapida. Forse certi fenomeni naturali sono a temere a quel tempo, come a dire la permanenza e la intensità della nebbia, i freddi eccessivi, i nevazzi lunghi e formidabili, i cui turbini avvolgono talvolta e fanno perire carovane intere. Accade anche che i lupi spinti dalla fame coprano la pianura a migliaja, ma sarebbe stato meglio correre quei rischi, per-