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michele strogoff

sei pomeridiane, un’immensa zona d’acqua si svolgeva ai piedi di Michele Strogoff.

Era il lago Baikal.


CAPITOLO X.

baikal ed angara.


Il lago Baikal è situato a millesettecento piedi sopra il livello del mare. È lungo circa novecento verste, largo cento, La sua profondità non è nota. La signora di Bourboulon riferisce, al dire dei marinaj, che esso vuol essere chiamato il signor mare. Se lo si chiama è signor lago, subito va in collera. Nondimeno, stando alla leggenda, nessun Russo mai vi si è annegato.

Questo immenso bacino d’acqua dolce, alimentato da più di trecento fiumi, è incorniciato da una magnifica cerchia di montagne vulcaniche. Non ha altro sfogo che l’Angara, il quale, dopo d’essere passato ad Irkutsk, va a gettarsi nell’Yenisei, un po’ a monte della città d’Yeniseisk. Quanto ai monti che l’incoronano, formano un ramo dei Tunguzi e derivano dal vasto sistema orografico degli Altai.

Già, a quel tempo, il freddo s’era fatto sentire. Come accade in questo territorio, soggetto a condizioni climateriche tutte sue, l’autunno sembrava dover essere assorbito in un precoce inverno. S’era ancora ai primi giorni d’ottobre. Il sole lasciava oramai l’orizzonte alle cinque pomeridiane, e le lunghe notti facevano scendere la temperatura allo zero dei termometri. Le prime nevi, che dovevano persistere fino all’estate, im-