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michele strogoff


Uscendo da Biriusinsk una lepre venne ad attraversare la strada a trenta passi innanzi della kibitka.

- Ah! disse Nicola.

- Che hai, amico? domandò vivamente Michele Strogoff, timoroso ad ogni minimo rumore come tutti i ciechi.

- Non hai veduto?... disse Nicola, la cui faccia sorridente si era a un tratto oscurata.

Poi aggiunse:

- Ah! no! tu non hai potuto vedere, e fu fortuna per te, babbo mio.

- Anch’io non ho visto nulla, disse Nadia.

- Tanto meglio! Ma io.... ho veduto!...

- Che cosa? domandò Michele Strogoff.

- Una lepre che ci ha tagliato la strada! rispose Nicola.

In Russia, quando una lepre taglia la strada ad un viaggiatore, la credenza popolare vuole che sia predizione di prossima sciagura.

Nicola, superstizioso come la massima parte dei Russi, aveva fermato la kibitka.

Michele Strogoff comprese l’esitazione del suo compagno, benchè non dividesse menomamente la sua credenza rispetto alle lepri che passano, e volle rassicurarlo.

— Non v’è nulla da temere, amico, gli disse.

— Nulla per te e per lei, lo so, babbo mio, rispose Nicola, ma per me....

E soggiunse:

— È il destino!

Ciò detto, spinse di nuovo il cavallo al trotto. Frattanto, non ostante il brutto pronostico, la giornata trascorse senza alcun incidente.

Il domani, 6 settembre, al mezzodì, la kibitka