Pagina:Michele Strogoff.djvu/327


— 103 —

il passaggio dell’yenisei

riva destra del fiume, se non fosse stato tanto difficile!

— Ciò che per noi fu soltanto difficile, amico, rispose Michele Strogoff, sarà forse impossibile ai Tartari.


CAPITOLO VIII.

una lepre che attraversa la strada.


Michele Strogoff poteva finalmente credere che la strada fosse libera fino ad Irkutsk. Egli era passato innanzi ai Tartari, trattenuti a Tomsk, e quando i soldati dell’Emiro fossero giunti a Krasnoiarsk non dovevano poi trovare che una città abbandonata. Colà nissun mezzo di comunicazione immediata fra le due rive dell’Yenisei; d’onde ritardo di alcuni giorni fino a che un ponte di battelli, difficile da preparare, permettesse loro il passaggio.

Per la prima volta, dopo il funesto incontro d’Ivan Ogareff ad Omsk, il corriere dello czar si sentì meno inquieto e potè sperare che niun ostacolo nuovo avesse a sorgere fra lui e la meta.

La kibitka, dopo essere discesa obliquamente verso sud-est per una quindicina di verste, ritrovò e riprese la lunga via tracciata attraverso la steppa.

La strada era buona, ed anzi questa porzione di cammino che si stende fra Krasnoiarsk ed Irkuts è riputata la migliore di tutto il tragitto. Pochi trabalzi pei viaggiatori, vaste ombre che li proteggevano contro gli ardori del sole, talvolta