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Poi, dopo aver dato i suoi ordini perchè Michele Strogoff, strettamente legato, fosse mandato a Tomsk cogli altri prigionieri, prese il comando delle truppe attendate a Zabédiero, ed al chiasso assordante dei tamburi e delle trombe si diresse verso la città, dove l’aspettava l’Emiro.
CAPITOLO IV.
l’entrata trionfale.
Tomsk, fondata nel 1604, quasi nel cuore delle provincie siberiane, è una delle più importanti città della Russia asiatica. Tobolsk, situata sopra il 60° parallelo, Irkutsk, fabbricata al di là del 100° meridiano, hanno veduto Tomsk crescere a loro spese.
Eppure Tomsk, come fu detto, non è la capitale di questa importante provincia. È ad Omsk che risiede il governatore generale della provincia, e colà pure sono tutti gli ufficî. Ma Tomsk è la città più importante di quel territorio, che confina coi monti Altai, vale a dire colla frontiera chinese del paese dei Kalkas. Sulle falde di queste montagne scorrono incessantemente, fino nella vallata del Tom, il platino, l’oro, l’argento, il rame, il piombo aurifero, e siccome il paese è ricco, anche la città è ricca, perchè nel centro di traffici fruttuosi. Perciò il lusso delle sue case, de’ suoi mobili, de’ suoi equipaggi, può gareggiare con quello delle gran capitali d’Europa. È una città di milionari arricchiti col piccone e colla zappa, e se non ha l’onore di servire di residenza