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michele strogoff

dove si leva il sole, quanto verso l’occidente dove tramonta.

— E se io cammino col sole? domandò l’Emiro, il quale ascoltava senza che la sua faccia tradisse alcun pensiero.

— Camminar col sole, rispose Ivan Ogareff, è gettarsi verso l’Europa e conquistare rapidamente le provincie siberiane da Tobolsk fino alle montagne dell’Ural.

— E se io vado incontro a questa fiaccola del cielo?

— È sottomettere alla dominazione tartara, insieme con Irkutsk, le più ricche regioni dell’Asia centrale.

— Ma le armate del sultano di Pietroburgo? disse Féofar-Kan, designando con questo bizzarro titolo l’imperatore di Russia.

— Tu non hai nulla a temere nè all’oriente nè all’occidente, rispòse Ivan Ogareff. L’invasione fu repentina, e prima che l’armata russa abbia potuto soccorrerle, Irkutsk e Tobolsk saranno cadute in tuo potere. Le truppe dello czar sono state schiacciate a Kolyvan, come saranno da per tutto dove i tuoi lotteranno contro questi soldati insensati dell’Occidente.

— E quale parere t’inspira la tua devozione alla causa tartara? chiese l’Emiro dopo alcuni istanti di silenzio.

— Il mio parere, rispose vivamente Ivan Ogareff, è di camminare incontro al sole. È di dar l’erba delle steppe orientali in pascolo ai cavalli turcomanni! È di pigliare Irkutsk, la capitale delle provincie dell’est, e con essa l’ostaggio, il cui possesso vale tutta una regione. Bisogna che, in mancanza dello czar, cada in tue mani il gran duca suo fratello.