Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 18 — michele strogoff |
e di Kamtschatka, e possiede due paesi ora soggetti alla dominazione moscovita: il paese dei Kirghizi e quello dei Tchuktches.
Quest’immensa distesa di steppe, che comprende più di 10 gradi dall’ovest all’est, è al medesimo tempo una terra di deportazione per i colpevoli, una terra d’esilio per coloro che un ukase ha colpito d’espulsione.
Due governatori generali rappresentano l’autorità suprema in quel vasto paese. Uno risiede ad Irkutsk, capitale della Siberia orientale, l’altro a Tobolsk, capitale della Siberia occidentale. Il Tchuna, affluente del fiume Yenisei, separa le due Siberie.
Nessuna ferrovia solca ancora quelle immense pianure, alcune delle quali sono veramente d’una estrema fertilità. Nessuna via ferrata serve le miniere preziose, che per vaste estensioni rendono il suolo siberiano più ricco sotto che sopra la sua superficie. Vi si viaggia in tarentass od in telega, d’estate; in islitta, d’inverno.
Una sola comunicazione, ma una comunicazione elettrica, congiunge l’ovest all’est della Siberia per mezzo di un filo lungo più di ottomila verste (8536 chilometri1). Uscendo dall’Ural, esso passa per Ekaterinburgo, Kassimow, Tiumen, Ichim, Omsk, Elamsk, Kolyvan, Tomsk, Krasnoiarsk, Nijni-Udinsk, Irkutsk, Verkne-Nertschink, Strelink, Albazine, Blagowstenks, Radde, Orlomskaya, Alexandrowskoë, Nikolaevsk, e fa pagare 10 rubli e 19 kopek ogni parola che manda al suo estremo limite2. Da Irkutsk una diramazione va fino a