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michele strogoff

esitazioni dello iemschik, forse costui speculava sull’impazienza del viaggiatore? o forse aveva veramente ragione di temere qualche mala sventura?

Alla fine il tarentass partì, e fu così diligente, che alle tre pomeridiane, 80 verste più oltre, giungeva a Kulatsinskoe, e un’ora dopo si trovava sulle sponde dell’Irtyche. Omsk non era più che ad una ventina di verste.

L’Irtyche è un largo fiume, è una delle principali arterie siberiane che scorrono verso il nord dell’Asia. Nato sui monti Altai, si dirige obliquamente dal sud-est al nord-ovest, e va a gettarsi nell’Obi, dopo un tragitto di circa 7000 verste.

A quel tempo dell’anno, che è quello della piena dei fiumi di tutto il bacino siberiano, il livello delle acque dell’Irtyche era eccessivamente alto; perciò la corrente quasi torrenziale ne rendeva difficile il passaggio. Un nuotatore, per quanto valente, non avrebbe potuto varcarlo, ed anche per mezzo d’una chiatta questa traversata dell’Irtyche offriva gravi pericoli.

Se non che questi pericoli, al par d’ogni altro, non potevano trattenere neppure un istante Michele Strogoff e Nadia, deliberati a sfidarli qualunque si fossero.

Non di meno Michele Strogoff propose alla giovane compagna di far prima egli medesima il passaggio del fiume, imbarcandosi nella chiatta carica del tarentass e dei cavalli, perchè temeva che il peso avesse a rendere la chiatta meno sicura. Dopo aver deposto cavalli e veicoli sull’altra sponda sarebbe tornato a prendere Nadia.

Nadia rifiutò. Sarebbe stato un ritardo d’un’ora, e non voleva per la sua sola sicurezza essere causa di questo ritardo.