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— 36 — michele strogoff |
rono del resto pochissimo variati in quella traversata delle prime pianure della Siberia occidentale.
Ad ogni sosta, i due corrispondenti scendevano, e si trovavano con Michele Strogoff. Quando non dovevano fare alcun pasto, Nadia non lasciava il tarentass; se invece bisognava far colazione o desinare, essa veniva a sedersi a mensa; ma, sempre riservata, pigliava poca parte alla conversazione.
Alcide Jolivet, senza del resto uscire mai dai limiti d’una perfetta convenienza, era sempre premuroso e garbato colla giovane livoniana, che trovava leggiadrissima. Ammirava l’energia silenziosa che essa mostrava in mezzo alle fatiche d’un viaggio fatto in così dure condizioni.
Quelle fermate necessarie andavano poco a sangue a Michele Strogoff, il quale, ad ogni tappa, affrettava la partenza, eccitando i mastri di posta, stimolando gli iemschick. Poi, fatto il pasto alla lesta, — troppo alla lesta rispetto ai gusti di Harry Blount, il quale era un mangiatore, — si partiva, ed i giornalisti, anch’essi, erano trasportati come aquile, perchè pagavano principescamente, e, come diceva Alcide Jolivet, con aquile di Russia1.
S’intende che Harry Blount non badava menomamente alla giovinetta; questo era anzi uno dei pochi argomenti di conversazione nel quale egli non cercasse di discutere col suo compagno. L’onorevole gentiluomo non aveva l’abitudine di far due cose alla volta.
- ↑ Moneta d’oro che vale 5 rubli; il rublo è una moneta d’argento che vale 100 kopek, ossia 3 franchi e 92.