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michele strogoff


— Ho già telegrafato: splendida! rispose freddamente Harry Blount, adoperando questa parola che pare consacrata per esprimere un’ammirazione qualsiasi d’un cittadino del Regno Unito.

— Pure, aggiunse Alcide Jolivet, ho creduto di dover segnalare in pari tempo a mia cugina....

— Vostra cugina? ripetè Harry Blount in tono di meraviglia, interrompendo il confratello.

— Sì.... soggiunse Alcide Jolivet, mia cugina Maddalena.... è con essa ch’io corrispondo! Le piace essere informata presto e bene, a mia cugina! Ed ho creduto di doverle annunziare che durante la festa una specie di nuvola parve oscurare la fronte del sovrano.

— A me parve allegrissimo, rispose Harry Blount, il quale voleva forse nascondere il suo pensiero in proposito.

— E naturalmente voi lo avete fatto allegrissimo nelle colonne del Daily-Telegraph?

— Appunto.

— Vi ricordate, signor Blount, disse Alcide Jolivet, ciò che accadde a Zakret nel 1812?

— Me lo ricordo come vi fossi stato, signore, rispose il corrispondente inglese.

— Quand’è così, voi sapete che, nel mezzo d’una festa data in onor suo, fu annunziato all’imperatore Alessandro che Napoleone avea passato il Niemen coll’avanguardia francese; pure l’imperatore non abbandonò la festa, e non ostante l’estrema gravità d’una notizia che poteva costargli l’impero, non lasciò scorgere maggiori inquietudini.... di quelle che ha mostrato il nostro ospite quando il generale Kissoff gli ha annunciato che i fili telegrafici erano recisi tra la frontiera ed il governo di Irkutsk.