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Sulle labbra di Colei,
Che nel seno un Dio portò.
Non invidio il tuo contento:
Piango sol, che il fallo mio
(Lo conosco, lo rammento)
Tanto ben non meritò.                               Tu ec.
Gio:Dopo un pegno sì grande,
D’Amore, e di Pietà pensa qual fosse,
Pietro, la pena mia. Veder l’amara
Bevanda offerta alla sua sete: udirlo
Nell’estreme agoníe, TUTTO È COMPITO
Esclamare altamente, e verso il petto
Inclinando la fronte
Vederlo in faccia alle perverse squadre
Esalar la grand’Alma in mano al Padre.
Piet.          Vi sento, oh Dio, vi sento
Rimproveri penosi
Del mio passato error.
Mad.          V’ascolto, oh Dio, v’ascolto
Rimorsi tormentosi
Tutti d’intorno al cor.
Piet.          Fu la mia colpa atroce.
Mad.          Fu de’ miei falli il peso,
a 2.│          Che ti ridusse in Croce,
│          Offeso mio Signor.
          A tanti tuoi martiri
Ogni astro si scolora,
Piet.          E soffri, ch’io respiri,
Mad.          E non m’uccidi ancora,
a 2.               Debole mio dolor!                               Vi, ec.
Coro.Di qual sangue, o Mortale, oggi fa d’uopo
Quella macchia a lavar, che dall’impuro
Contaminato fonte in te deriva!
Ma grato, e non superbo
Ti renda il beneficio: eguale a questo
L’obbligo è in te. Quanto è più grande il dono,
Chi n’abusa, è più reo. Pensaci, e trema.
Del Redentor lo scempio,
Porta salute al giusto, e morte all’empio.


Fine della Prima Parte.


SE-