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ATTO PRIMO

SCENA I

Fuga di camere festivamente ornate per le reali nozze d’Ipermestra.

Ipermestra, Elpinice e cavalieri.

Elpinice. I teneri tuoi voti alfin seconda

propizio il padre, o principessa; alfine
all’amato Linceo
un illustre imeneo
oggi ti stringerá. Vedi il contento
che imprime in ogni fronte
la tua felicitá. Quanti da questa
eccelsa coppia eletta,
quanti dí fortunati il mondo aspetta!
Ipermestra. No, mia cara Elpinice,
al par di me felice
oggi non v’è chi possa dirsi. Ottengo
quanto seppi bramar. Linceo fu sempre
la soave mia cura. Il suo valore,
la sua virtú, tanti suoi pregi e tanti
meriti suoi mi favellâr di lui,
che a vincere il mio core
dell’armi di ragion si valse Amore.
Elpinice. Ah, cosí potess’io
al principe Plistene in questo giorno
unir la sorte mia! Tu sai...