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atto terzo | 233 |
Demetrio. Padre, sposa, ah! dunque insieme
adorar potravvi il core,
e innocente il cor sará!
Antigono. Figlio amato!
Berenice. Amata speme!
Tutti. oh minacce fortunate!
oh pietosa crudeltá!
Berenice. Per contento — io mi rammento
de’ passati affanni miei.
Demetrio. Io la vostra intendo, o dèi,
nella mia felicitá.
Berenice e | Io la vostra intendo, o dèi, | |
Demetrio. | nella mia felicitá. |