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ATTO SECONDO
SCENA I
Camere adorne di statue e pitture.
Alessandrio, poi Clearco.
Alessandro. Che prigioniero e vinto
un nemico m’insulti
tranquillo io soffrirò? No: qual rispetto
nel vincitor déssi al favor de’ numi
vuo’ che Antigono impari.
Clearco. A’ piedi tuoi,
mio re, d’essere ammesso
dimanda uno stranier.
Alessandro. Chi fia?
Clearco. Nol vidi;
ma sembra a’ tuoi custodi
uom d’alto affar. Tace il suo nome, e vuole
sol palesarsi a te.
Alessandro. Che venga.
Clearco. Udiste?
Lo stranier s’introduca.
(alle guardie, che, ricevuto l’ordine, partono)
E tu — perdona,
signor, se a troppo il zelo mio s’avanza —
in sí fauste vicende
perché mesto cosí?