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atto primo | 199 |
SCENA XI
Berenice, Clearco, guardie; indi Demetrio.
lungi è Demetrio, e palpitar per lui,
mio cor, non déi.)
Demetrio. Del genitor la sorte,
per pietá, chi sa dirmi?... Ah! principessa,
tu non fuggisti?
Berenice. E tu ritorni?
Demetrio. Invano
dunque sperai... Ma questi
è pur Clearco. Oh quale incontro, oh quale
aita il ciel m’invia! Diletto amico,
vieni al mio sen...
Clearco. Non t’appressar: tu sei
macedone alle vesti; ed io non sono
tenero co’ nemici.
Demetrio. E me potresti
non ravvisar?
Clearco. Mai non ti vidi.
Demetrio. Oh stelle!
Io son...
Clearco. Taci, e deponi
la tua spada in mia man.
Demetrio. Che!
Clearco. D’Alessandro
sei prigionier.
Demetrio. Questa mercé mi rendi
de’ benefizi miei?
Clearco. Tu sogni.
Demetrio. Ingrato!
La vita, che ti diedi,
pria vuo’ rapirti... (snuda la spada)