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342 x - issipile


Issipile.   Io non l’uccisi.

Giasone. Ma se ’l tuo labbro...
Issipile.   Il labbro
fu forzato a mentir.
Giasone.   Se il re trafitto
nella reggia vid’io.
Issipile.   Veder ti parve,
ma non vedesti il re.
Giasone.   Dunque Toante
additami dov’è.
Issipile.   Ne cerco invano.
Giasone. Perfida! e crederesti
cosí stolto Giasone? Anche il disprezzo
aggiungi al tradimento. Il tuo delitto
mi palesi tu stessa, ognun l’afferma,
testimonio io ne sono; ed or pretendi
innocente apparir? Mi desto, e trovo
te, confusa ed armata,
pronta a ferirmi; e assicurar mi vuoi
che per difesa mia mi vegli accanto?
Tessaglia non produce
gli abitatori suoi semplici tanto.
Issipile. Vedrai...
Giasone.   Vidi abbastanza.
Issipile. Né vuoi...
Giasone.   Né voglio udirti.
Issipile.   E credi...
Giasone.   E credo
che son reo, se t’ascolto.
Issipile. Dunque...
Giasone.   Parti.
Issipile.   E l’amore?
Giasone. Con rossor lo rammento.
Issipile.   E sono...
Giasone.   E sei
oggetto dí spavento agli occhi miei.