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ATTO SECONDO

SCENA I

Orti palatini, corrispondenti agli appartamenti imperiali, con viali, spalliere di fiori e fontane continuate. Nel fondo caduta d’acque, e innanzi grotteschi e statue.

Massimo e poi Fulvia.

Massimo. Qual silenzio è mai questo! È tutto in pace
l’imperiale albergo. In oriente
rosseggia il nuovo giorno:
e pur ancor d’intorno
suon di voci non odo, alcun non miro.
Dovrebbe pure Emilio
aver compíto il colpo. Ei mi promise
nel tiranno punir tutti i miei torti,
e pigro...
Fulvia. Ah, genitor!
Massimo. Figlia, che porti?
Fulvia. Che mai facesti?
Massimo. Io nulla feci.
Fulvia. Oh Dio!
Fu Cesare assalito. Io giá comprendo
donde nasce il pensier. Padre, tu sei
che spingi a vendicarti
la man che l’assalí.
Massimo. Ma Cesare morí?