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32 | arco traiano |
De Nicastro1 agli anni 112 o 114, secondo il vario computo dei fasti consolari; Giovanni De Vita2 al 114; Pratilli3 all’anno 115, perchè il titolo di Imperatore VII in questo anno ebbe Traiano, secondo la opinione dei dotti; i continuatori del Salmon4 al 114; Rossi5 all’anno 114, inoltrato, che coincide coll’opinione del Pratilli. Queste sono le più verosimili, se devesi stare alla dotta dimostrazione che essi ne fanno. Il lettore che ha vaghezza di erudizione potrà consultare le riferite opere.
Quello che s’ignora affatto è il nome dell’autore dell’opera. Vi ha chi ha messo innanzi quello di Apollodoro, il celebre Architetto di Damasco, che lavorò sotto Traiano e Adriano, e da questi fu fatto uccidere. Essendo stato egli l’autore del Foro Traiano, della colonna coclide, che vi avanza ancora al presente, della famosa basilica Ulpia, del grandioso ponte sul Danubio, e di tante e tante altre insigne opere eseguite ai tempi dei sudetti due Principi6, massime sotto Traiano che l’ebbe assai caro, e considerata la squisitezza del lavoro, la ipotesi non è destituita di fondamento.
Nè reca meraviglia la ignoranza dell’autore, imperocchè è noto che era proibito agli artisti di apporre il loro nome alle produzioni del loro talento, dovendosi tramandare ai posteri solo quello del Principe; e che vi furono artisti che per eludere siffatta legge ricorsero allo stratagemma di introdurre fra gli ornati qualche simbolo che li ricordasse, come fecero i due celebri artisti Lacedemoni, Brattraco e Satiro, che, avendo innalzati alcuni tempii in Roma, incisero sui piedistalli delle colonne, che ancora si conservano,7 una rana ed una lucertola, che in greco hanno
- ↑ Op. cit. lib. 3. pag. 53.
- ↑ Op. cit. pag. 258 e seg.
- ↑ Della via Appia, riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi di Franc. Maria Pratilli— In Napoli MDCCXLV per Giovanni De Simone.
- ↑ Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo, Venezia, Giamb. Albrizzi, MDCCLXI, voi. 23, pag. 230 e seg.
- ↑ Op. cit. pag. XLIV.
- ↑ Milizia — Memorie degli Architetti antichi e moderni vol. I., pag. 63 e seg. Bassano MDCCLXXXV.
- ↑ Milizia — Op. cit. pag. 50.