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470 | della chiesa cattedrale di benevento |
troppo simigliante a quello dell’ambone del Duomo di Ravello, opera di Nicola da Foggia; e che i capitelli che vedonsi in essi abbiano riscontro in altri che vedonsi da noi. Conservo un capitello, regalatomi dall’egregio amico Marchese Onofrio De Simone, che nella parte superiore è identico al capitello della figura 17. Ho voluto aggiungere questo fatto ai tanti altri per provare sempre più che qui da noi valenti artisti sieno stati in quell’epoca, capaci di darci sculture così brave come queste dei due amboni. I cui capitelli, oltre ad una eleganza straordinaria di disegno, sono lavorati con una tecnica perfetta. E il largo panneggiare delle statuette non dimostra un’arte di molto progredita?
A proposito di esse, sento il debito di aggiungere ancora altre osservazioni. Io le distinguei in tre gruppi, mettendone nel primo più antico sei, S. Bartolomeo, la Madonna col bambino, S. Giovanni, S. Matteo, S. Barbato e S. Paolo, due nel secondo, la Vergine della SS. Annunziazione e l’Arcangelo Gabriele e due nel terzo, S. Pietro e S. Gennaro. Le sei prime io penso sieno anteriori a Nicola da Monteforte, notando che il disegno e la tecnica con cui sono condotte sieno differenti dalle sculture del fondato dove è Cristo in croce e l’autore istesso in ginocchio. Per contrario mi sembrano dello stesso stile di quest’ultime la Vergine Annunziata e l’Arcangelo Gabriele. Le ultime due statue sarebbero state scolpite, secondo me, allorquando l’unico ambone della nave maggiore fu scisso in due, perchè altrimenti sarebbero mancate le due statue a completare il numero di dieci bisognevole per l’esatta euritmia.
Mi sono ingegnato di poter intendere quale sia stata la forma dell’unico ambone primitivo e quale quella dell’ambone composto da Nicola da Monteforte, e mi è sembrato poter intuire che la forma primitiva sia stata rettangolare con sei colonne e con le sei statuette più vetuste, e la forma data da Nicola da Monteforte sia stata probabilmente ottagonale, con quattro lati più lunghi e quattro più corti, al quale oggetto sarebbero servite le altre due statuette aggiunte dell’Annunciazione.