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348 del teatro antico

una obliqua e risultando la grossezza del muro q r s minore di quella dei muri concentrici g, k, m, t (mentre questo muro riceve tutta la spinta delle volte e col relativo sovraccarico), tale ipotesi non fosse accettabile, e che, invece, il raggio dell’orchestra fosse limitato alla lunghezza d x di m. 14,40. Con questa ipotesi la grossezza del muro q r s risulterebbe eguale a quella degli altri sudetti muri concentrici, e il cerchio dell’orchestra, x u, risulterebbe tangente in u alla retta u y v, la quale non solo è parallela al diametro, ma concorre al punto v, centro di un torrino, il quale con la sua concavità rivolta all’orchestra, dimostra essere stato probabilmente un nicchio della scena, così come vedesi nei teatri di Pompeo e di Marcello.

Così si troverebbe pure la lunghezza della scena, dal compreso 4 di sinistra al suo corrispondente di destra, essere il doppio del diametro dell’orchestra, giusto il precetto di Vitruvio1.

L’andito 4, in comunicazione con il corridoio c, e quindi con l’orchestra, faceva passare da questo al portico esterno, postico alla scena, e di più faceva montare sulla scena stessa per via di scale. Scavi più completi metterebbero a nudo tante altre parti della scena che io non ho potuto disseppellire.

Come dissi, il muro postico della scena si eleva ancora tuttodì molto alto dal piano degli orti contigui. È costruito col paramento visto o cortina di laterizii. Mostra di tratto in tratto delle piattabande pure di laterizii.

Alfonso de Blasio2 asserisce che le colonne doriche di marmo bianco scannellate che sono al presente nel nostro Duomo sieno state prese dalla scena di questo teatro; ma egli non riporta nessun documento a sostegno di questa sua opinione.

Del portico semicircolare esterno presento i particolari in quattro figure della Tav. XLVII. Sebbene queste sieno chiare di per sè, pur tuttavia mi tocca aggiungere una particolare descrizione.

Pilastri — I pilastri si compongono (figure 1.a, 2.a e 4.a) di un’appendice interna i, x, reggente le volte dell’ambulacro, del pilastro esterno k, v, f, reggente le arcate esteriori del portico con

  1. Op. cit. lib. V, capo VII.
  2. Manoscritto citato.