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320 i santi quaranta

l’edifizio era meno alto a nord-est che a sud-ovest, cioè meno alto verso la via Latina che di contro lo sbocco dell’Appia. Il poggio lm svoltava pure lungo la linea lp nell’abolito corridoio F, come apparisce manifesto della rivolta l, la quale addentrasi nella muratura i che ora chiude l’entrata di quel corridoio. La muratura a getto sottoposta al paramento di mattoni della parete longitudinale gx del corridoio D scende più bassa che quella della parete opposta ora esaminata.

Il fondo nx del corridoio D ora vedesi a prima giunta murato da muratura moderna di pietrame calcareo; ma, esaminando questa accuratamente, scorgesi che sia in parte superficiale, e che al di dietro esista intatto il pilastro antico xo di mattoni. Questo pilastro fa conoscere che tra esso e la parete di contro esisteva il passaggio mo, il quale faceva comunicare l’edifizio con altri anditi o corridoi.

Sotto la muratura che chiude questo passaggio a livello della risega di sopra accennata, e per conseguenza sotto la soglia del vano mo, esiste il canaletto mn, diretto con rapido pendio da m verso n, cioè verso l’interno del corridoio D. Un altro canale più grande, tu, esiste sotto la parete fu. Esso sta assai più basso dell’altro, essendo scavato nella puddinga sottoposta al piano di fondazione della sudetta parete; ed è diretto in senso normale al primo, ma pure con pendio verso il corridoio D. Ha i muretti laterali di mattoni, ed è coverto di regole di argilla.

Alle spalle del muro fm esiste, come dissi, un altro pezzo di muro s di mattoni, il quale dimostra che l’edifizio si estendeva anche di là. Tenendo presente la distanza del pezzo di muro s al corridoio F, quella da questo al corridoio B, l’altra tra i corridoi D ed E, e il rapporto tra la larghezza e la lunghezza di essi (quello D è lungo quattro volte la lunghezza e quello E tre volte), ho considerato che probabilmente altri corridoi intermedii sieno potuti esistere. Così parmi che sieno esistiti: un corridoio accosto quello E ed a questo parallelo, due corridoi tra s ed F, paralleli a quest’ultimo, ed un altro, pure parallelo a questo, tra F e B; e tutti con ingressi avvicendati, cioè ora da un verso ed ora dall’altro. Presso il detto pezzo di muro s, dove riuscii a penetrare per un foro che trovai aperto nella parete fm, esistono