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via appia—ponte leproso 287

dalla moderna Port’Arsa. Precisamente, ci troviamo di accordo, perchè la via S. Filippo comincia poco al di sopra di Port’Arsa. Soltanto non è da intendere che l’antica porta doveva esser sita come l’altra, lungo il perimetro delle attuali mura, imperocchè queste sono dell’epoca longobarda; e, di più, le terme si prolungavano ancora oltre l’attuale pomerio, giusto quanto ho detto poco fa. Borgia1, invece, sulla notizia raccolta da Falcone, che i Papi, venendo da Roma, usarono entrare in Benevento per la porta di S. Lorenzo, asserisce che di là entrava l’Appia. Ciò non è esatto. Questa via non poteva entrare per la detta porta, imperocchè avrebbe dovuto fare un brusco ed erto gomito a sinistra tra l’orto e il palazzo Pacca, l’uno a sinistra, l’altro a destra, essendo situata quella porta fuori mano, ed a livello molto superiore alla via Appia, come dimostrerò allorchè parlerò dell’edifizio dei SS. Quaranta. Nè vi sarebbe stata ragione. Invece io stimo che verso porta S. Lorenzo tirava in linea retta la via Latina, come abbiamo già veduto2. Borgia si ha lasciato sfuggire una buona occasione di spiegare il suo ingegno su questo punto, allorquando ha parlato del sito dell’antica Porta Biscarda, contrastando giustamente l’opinione dell’Arcidiacono Della Vipera3, il quale la volle confondere con l’attuale Porta Rettore, ma errando pur egli supponendola nel sito della presente Port’Arsa o delle Calcare4. Invece tale porta, detta pure de Yscardi5, siccome rilevo da due antichi manoscritti sulle chiese di Benevento6 era posta in un sito mediano tra Port’Arsa e Porta S. Lorenzo. Parmi perciò ben probabile, se non sicuro addirittura, che per questa porta, nell’epoca medioevale, dalla via Appia si sia entrati in Benevento, allorquando Arechi7 ebbe circuita di mura quella sezione della città da port’Arsa a porta S. Lorenzo. Ma torniamo indietro un’altra volta.

  1. Opera cit. tom. II. pag. 67 e 68 in nota
  2. Pag. 244.
  3. Cronologia del Capitolo Beneventano, pag. 202
  4. Borgia, op. cit. parte 2.a, pag. 419 e 420, in nota.
  5. Autore e luogo ultimi citati.
  6. Sono ligati con altri in un volume in carta pecora, intitolato Parrocchie e Chiese antiche, il quale si conserva nella biblioteca Arcivescovile di Benevento.
  7. Borgia, op. cit. tom. II. pag. 369 in nota.