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280 via appia—ponte leproso

quelle di pietra calcarea. E sono indotto a pensare così, perchè i mattoni dei volti, di m. 0.60 × 0.60 × 0.08, sono indubitatamente di quell’epoca, come ho ricavato dal parallelo con l’arco del Sagramento1 e con altri ponti sui quali dovrò intrattenermi in seguito. Vedremo allora di poter precisare meglio l’epoca di siffatte trasformazioni.

Nell’eseguir queste non tennero conto dell’antico raggio e lo variarono in tutto o in parte, a seconda del caso. Così troviamo che quello dell’arcata D (Tav. XLI) fu ridotto a m 4.30, per tutta la curva, e che il centro fu ribassato in o''''' da p, cosicchè tutta l’arcata, come scorgesi dalle curve tratteggiate, fu ribassata pure di freccia. L’arcata C, forse perchè mancava la pila E, travolta dalle piene, fu ridotta a poco men che metà dell’antica, con raggio di m. 2.275 per una porzione di armilla raccordata ai cunei lapidei superstiti, trasportando il centro da o'''' in o''' ed ingrossando la pila E della lunghezza sq; nel quale ultimo punto vedesi una cornice d’imposta con fascia e alta gola rovescia di pezzi calcarei provenienti da altri edifizii. Poi nell’epoca moderna fu murata a pietrame.

Notisi pure che su una porzione dell’armilla di mattoni di questa arcata gira un’altra, v, formata di un cuneo di tufo e di due mattoni avvicendatamente. Quest’ultimo genere di archi è dell’epoca longobarda, siccome ho potuto constatare con lo studio di altri monumenti.

La pila E fu ingrossata anche verso l’arcata B, restringendo questa, mentre prima era compresa nella distanza rs. Come vedesi chiaramente sul disegno, la parete superiore compresa tra queste due arcate ultime è composta tutta di pezzi raccogliticci di altri monumenti; vi son pezzi di fregi e di architravi, altri con iscrizione2.

  1. Pag. 242 di quest’opera.
  2. I due frammenti che vedonsi a sinistra EAT ETEM furono interpretati da Garrucci (Le antiche iscrizioni, ecc. pag. 82, N. 75) pro bEATitudinE TEMporum dominorum nostrorum. Ho un dubbio, che egli siasi sbagliato, perchè la distanza tra la commessura dei due frammenti e la prima E del secondo è troppo grande, di m. 0.28. E malamente egli dice che sieno sotto uno degli archi del ponte.